domenica 10 maggio 2009
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Una parola gettata nella mente a caso produce onde di superficie e di profondità, provoca una scia infinita di reazioni a catena, coivolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni. (Grammatica della fantasia – Gianni Rodari)
Morpheus: (..) Adesso ti dico perché sei qui. Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c'è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra, nel mondo. Non sai bene di che si tratta ma l'avverti. È un chiodo fisso nel cervello. Da diventarci matto. È questa sensazione che ti ha portato da me. Tu sai di cosa sto parlando.
(...) Ti interessa sapere di che si tratta? Che cos'è? Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.
Neo: Quale verità?
Morpheus: Che tu sei uno schiavo, Neo. Come tutti gli altri, sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore. Una prigione per la tua mente. Nessuno di noi è in grado, purtroppo, di descrivere Matrix agli altri. Dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos'è.
Se riesci a scrivere le meraviglie del tuo paradiso nella materia del tuo cervello magari non trasporterai nella tua testa la loro realtà miracolosa, ma la loro forza, quella si.
Lo sguardo è una scelta.Chi guarda decide di soffermarsi su una determinata cosa e escludere dunque dall'attenzione il resto del proprio campo visivo. In questo senso lo sguardo che è essenza della vita e' prima di tutto un rifiuto.
Amelie Nothomb
4 commenti:
Forse il più grande poeta-filosofo-cantastorie-saggio-bastardo dei nostri tempi.
Uscivi dal teatro felice e satollo, ma con quella leggera e insinuante punta di sofferenza, quella minuscola pietrolina nella scarpa, che ti costringeva per giorni a rivedere la tua vita, le tue certezze, te stesso.
Brava Janas!
Beik ..grazie!!
hai descritto perfettamente Gaber e quello che era in grado di suscitare con il suo teatro e i suoi monologhi! :)
Gaber è stato [anzi è] veramente un grande, penso che sia anche sottovalutato, soprattutto dai media che preferiscono omaggiare artisti[?] più leggeri e frivoli.
p.s.: stiamo parlando di Scilla Gaber[l], vero?
Jean...chi Az..è Scilla?
Gaber era scomodo...fanno paura le persone che riflettono sulle cose, su altri principi che sono anche al di la di qualsiasi schieramento...
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