venerdì 26 giugno 2009

centro, baricentro e dintorni.. in assenza di gravità...



...“La mia mente si addentra nel territorio dei sogni senza che me ne accorga. Sono sempre cosi silenziosi, quando ritornano (...)

...E dopo, non voglio mai più essere coinvolto nei progetti di qualcun altro, ma vivere secondo la mia volontà. Questo è ciò che desidero...






...Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l'andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra col dio della morte prima dell'alba. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. E' qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l'unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia. Attraversarlo, un passo dopo l'altro. Non troverai sole né luna, nessuna direzione, e forse nemmeno il tempo. Soltanto una sabbia bianca, finissima, come fatta di ossa polverizzate, che danza in alto nel cielo. Devi immaginare questa tempesta di sabbia. (...)

(...)Ciò che è fuori di te è una proiezione di ciò che è dentro di te, e ciò che è dentro di te è una proiezione del mondo esterno. Perciò spesso, quando ti addentri nel labirinto che sta fuori di te, finisci col penetrare anche nel tuo labirinto interiore. E in molti casi è un'esperienza pericolosa. (...)

(kafka sulla spiaggia di Murakami Haruki)

mercoledì 10 giugno 2009

Velo di seta


..bisogna cercare di capire, lavorando di fantasia,
e dimenticare quel che si sa in modo che l'immaginazione
possa vagabondare libera, correndo lontana dentro le cose

fino a vedere come
l'anima non è sempre un diamante ma alle volte velo di seta,
immagina un velo di seta trasparente, qualunque cosa potrebbe stracciarlo,
anche uno sguardo..


(Alessandro Baricco - Oceano Mare)

lunedì 1 giugno 2009

Acquerelli (o meglio foto di Bocca di Leone nell'acqua)

Come l'ultimo verde d'acquarelli
son queste foglie,
(..)

qua e là riflesso come di lacrime intriso,
quasi lo volessero di nuovo smarrire,
e come vecchie lettere color fiordaliso
han giallo e viola e grigio nel colore;

una tinta come di veste di bimbo sbiadita,
un'aria di cosa smessa, che non può più servire:
come breve s'avverte un'esile vita!

Ma ecco l'azzurro pare rinnovarsi
in uno dei corimbi, e puoi vedere
un celeste toccante del verde rallegrarsi.

(Ranier Maria Rilke, Ortensia Azzurra)

beh! non è un ortensia..ma una Bocca di leone!