martedì 21 ottobre 2008
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Una parola gettata nella mente a caso produce onde di superficie e di profondità, provoca una scia infinita di reazioni a catena, coivolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni. (Grammatica della fantasia – Gianni Rodari)
Morpheus: (..) Adesso ti dico perché sei qui. Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c'è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra, nel mondo. Non sai bene di che si tratta ma l'avverti. È un chiodo fisso nel cervello. Da diventarci matto. È questa sensazione che ti ha portato da me. Tu sai di cosa sto parlando.
(...) Ti interessa sapere di che si tratta? Che cos'è? Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.
Neo: Quale verità?
Morpheus: Che tu sei uno schiavo, Neo. Come tutti gli altri, sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore. Una prigione per la tua mente. Nessuno di noi è in grado, purtroppo, di descrivere Matrix agli altri. Dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos'è.
Se riesci a scrivere le meraviglie del tuo paradiso nella materia del tuo cervello magari non trasporterai nella tua testa la loro realtà miracolosa, ma la loro forza, quella si.
Lo sguardo è una scelta.Chi guarda decide di soffermarsi su una determinata cosa e escludere dunque dall'attenzione il resto del proprio campo visivo. In questo senso lo sguardo che è essenza della vita e' prima di tutto un rifiuto.
Amelie Nothomb
25 commenti:
Sediamoci, sediamoci pure, ma lasci parlare anche me?
Cucù che non sei alro!
..dico che ci sto bene
qui..
seduta
ad ascoltare
e a chiccare briciole
nascoste tra le piume
e a guardar lontano
Max certo che lascio parlare anche te...anche ahhahaha! anche se...se se fossi un Cucù !! ;))
allora raccontami...sono tutta orecchie! ;)
Stefi... allora tutti sotto il grande albero, con una margherita all'angolo della bocca, ad ammirare il paesaggio, e tanto tanto tanto, tempo a disposizione!!
Mi siedo anch'io e ti ascolto Janas. Ma prima dimmi perché hai tolto la poesia e l'immagine che stavi mettendo ieri sera. Era molto bella, ma non ho fatto in tempo a leggere di chi era. Se me lo vuoi scrivere qui, me la vado a cercare.
ok ci sto!...Posso mettermi comodo?
ehi non avrei mai pensato che avreste accettato un mio invito!
E' vero, è un invito fatto non con parole mie, ma vi confesso che parole come queste di Terzani, avrei voluto dirle e avrei voluto sentirmele dire, da molte persone che ho incontrato!
Non è facile entrare nel mondo dell'altro, e forse è ancora meno facile fare entrare gli altri nel tuo mondo!
Spesso ci sono molte barriere e molti pregiudizi che ostacolano la comunicazione, semplice e sincera!
(spesso non riusciamo ad essere sinceri nemmeno con noi stessi!)
Se dovessi analizzare tutte le possibili barriere ...potrei comunque in fine ricondurle in una sola : La Paura!
Paura di essere giudicati, paura di distruggere la maschera con la quale interpretiamo il nostro ruolo nella società, nell'ambito familiare, con gli amici!
Paura di deludere, se ci mostrassimo sinceri e quindi con le nostre debolezze e i nostri limiti, le nostre contraddizioni!
Paura di essere derisi, per qualche pensiero non proprio conforme a quello degli altri..
Paura di essere noiosi con le nostre paranoie!
Insomma sostanzialmente:
Paura di Essere!
Di metterci in gioco con tutti noi stessi!
ok allora, Max se vuoi..io sono prontissima ad ascoltare, con attenzione, non t'interromperò se non quando avrai finito...
Stefi, no! no! dovrai uscire dalle piume e metterci del tuo...che tu hai tanto da dare, e sei una grande ascoltatrice!
Luigina allora siedi, e non ascoltare solo me, o gli altri...qui si chiede interazione!
il post di cui parli è temporaneamente in lavorazione, pazienta ancora un poco! ;)
uno di questi giorni ti farò uno scherzetto...ehhehe! Delfino curioso!
Pino scegli pure l'angolo che preferisci, l'albero è grande, e le sue fronde si estendono così tanto da garantire una piacevole ombra nelle giornate più calde...e per l'inverno si farà un bel falò!
Janas con te non sono frenata dalle paure ad esprimere cosa penso e lo sai. Non so perché, ma quando ti scrivo o ti parlo mi fai sentire a mio agio: come se ti avessi sempre conosciuta. Lo stesso mi succede anche con Jasna. Oggi è stata una brutta giornata per la mia salute, spero di non dover rinviare di nuovo il 5° round di chemio. Le mie paure come vedi sono molto... terrene, ma è un periodo così e prendo quello che la vita mi offre giorno per giorno. Buona serata. Aspetto con impazienza il tuo scherzetto e intanto ti abbraccio
Ogni invito respinto, è un'occasione persa.. quindi..
Per me la paura è una sola ed è in parte riconducibile alla maschera e a noi.. mi spiego:
paura che le parole che ascolti nel confronto con gli altri possano distruggere quello che tu costruisci di te.. una maschera? mh, potrebbe anche essere.. ma a me piace credere di non essermi mai costruita una maschera verso gli altri.. ma so che spesso tendo a costruirla su di me.. anche se non mi piace chiamarla maschera, preferisco un vestito! che cerchi di farti su misura.. anche se a volte te lo fai troppo stretto e ti costringi a tirare dentro la pancia! ti vuoi in un modo e ti spingi ad essere così.. su alcuni punti, diciamo, ti aggiusti anche intorno al vestito!
E la paura è quella di renderti conto che quello che ne viene fuori, dopo tanto lavoro, è uno strappo! Improvvisamente scopri che sul sedere hai stretto troppo la cucitura e adesso hai i pantaloni rotti! E di solito te ne accorgi proprio ascoltando le parole degli altri (anche se non si dovrebbe generalizzare con “altri”.. mica tutti eh!!c’è qualcuno) perché tu, dietro, non ti riesci mai a vedere!
Ecco, secondo me va un po' così..
E.. quando dico "chiccare briciole nascoste nelle piume", non intendo per nasconderci la testa! ma intendo per non prendere le briciole da per terra, che son cadute a chissà chi, ma andarle a pescare tra le piume.. in teoria lì ci sono le briciole che ci appartengono di più!
Luigina, già, è evidente come non potresti non aver paura! questo è il tuo momento più fragile, stai combattendo una battaglia che ti assorbe tutte le energie, ma insieme a questo periodo decisamente faticoso per te, hai anche eventi positivi all'orizzonte...prima di tutto la tua definitiva guarigione, e la nascita della tua piccola nipotina Francesca e poi un bel giro in barca a Vela! e poi e poi....uh quanti altri!!;))
Stefi..questo paragone della maschera che è più un vestito che uno si cuce addosso rende veramente l'idea, come del resto lo strappo!
Avviene quando nonostante tutto questo lavorare intorno a noi..accade qualcosa che ci fa sentire comunque inadeguati??
So perfettamente che tu non sei quella che metterà la testa ne sotto le piume ne sotto la sabbia, che semmai sei quella che va a scavare per cercare di vedere e trovare e non per nascondere!
Bellissimo: Una foto a colori che sa di b/n, quelle che preferisco in assoluto.
Parole di uno scrittore favoloso, ancora troppo poco conosciuto e poco valutato, ma un Grande, da leggere e rileggere e rileggere.
Janas il nome del tuo blog è perfettamente coerente.
la foto ha subito il ritocco della sfumatura!
Circa lo scrittore, dici bene..io infatti continuo a leggerlo e rileggerlo!
grazie Jean! ;)
L'ho messo nella lista dei libri da comprare anch'io. Rispondo stasera alla mail: sono appena tornata dalla chemio e devo fare 2 uscite per mia madre. Un Bacione
Ma che ora segna il tuo blog? Io ho postato alle 16
è un ora di un altro spazio e tempo..:)
già.. è proprio così, ja'!
ma in fondo io non ho mai superato la fase alternativa dei vestiti strappati.. quindi.. quindi basta essere ben consapevoli che c'è! poi, un giorno, ci metteremo d'impegno e aggiusteremo gli strappi, no?
tu porti l'ago e io il filo...ma devo confessarti che in fatto di cucito...sono una frana!
A nanna bimbe che è tardi! Ve lo cucio io il vestito domani! Scherzo sono una frana anch'io, ma ho fatto tardi perché blogger non funzionava e dovevo fare un commento da Elsa. Baciotti
luigì ma se sono appena le tre del pomeriggio!!
anch'io ho avuto gli stessi problemi, secondo me stanno apportando delle modifiche nell'area dei commenti!! avete notato anche voi? ahahahh! mi sembra di essere nel grande fratello, con qualcuno che manovra il tutto senza che noi possiamo vederlo!!
accidenti, se nessuno sa cucire qui siamo nei guai! io mi limito ai bottoni.. e pure quelli vengono grossi!ahah
allora la soluzione mi sembra resti quella di andar via col sedere di fuori!!eheh spettacolo!!!
possiamo coprire il tutto con un pareo...o con la classica giacca legata in vita no?
Se si riuscisse a realizzare una "scambio" così profondo... l'amore potrebbe durare davvero una vita...
Grazie per il tuo passaggio e per la parte di te che mi hai lasciato...
A presto
Perché queste parole continuano a rimbalzarmi qua e là?!
Perché da qualche giorno ho come la sensazione che quella "stanchezza" sia ritornata a "stancarti"?
Io penso che...sì, ci sarebbe molto da raccontare di questo viaggio!o almeno, io ascolterei anche! ma..qualcosa manca..e il modo e il momento sono fuori posto..e la situazione..la realtà e la fantasia..e l'impossibilità di dire per sentire..tutto quello che non posso capire..tutto quello che manca per poter dire..
eh!
mai paura!
io ti abbraccio comunque!
e ti sorrido da quassù!
maurizio grazie a te! Io non ho grandi sogni nel cassetto, alcuni progetti e desideri concreti preferisco lasciarli nel campo delle possibilità, non li inseguo ... ma ho solo un sogno vero che mi porto dietro da sempre: riuscire a stabilire con le persone, un dialogo uno scambio più profondo, che vada ben oltre, il banale incontro, dove le parole abbiano un senso vero...e il silenzio abbia le giuste pause.
Io continuo a crederci in questo sogno...molte volte l'ho sfiorato con la punta delle dita, e questo è bastato a farmi credere che possa esistere veramente! (mi hai ispirato un post..sull'argomento...vediamo se riuscirò a concretizzarlo...devo vincere (vero Stefi) una certa stanchezza!)
Stefi...perchè è così! hai fatto il quadro esatto della situazione, bisogna trovare il modo che manca, e spesso il momento è fuori luogo, e la situazione, e l'impossibilità di trovare qualcuno che voglia dire veramente e qualcuno che voglia ascoltare veramente...ma tu ci sei! Alcuni ci sono...e io vorrei esserci! forse il blog è il posto meno adatto? Non lo so...forse non è questione di blog...e questione di quanto siamo disposti ad investire di noi sugli altri, in un interscambio di energie!
In alcuni incontri, in cui come ho scritto a Maurizio, ho sfiorato tutto questo con la punta delle dita...è rimasta la sensazione di qualcosa di sospeso..come se ci fosse molto altro da dire e da raggiungere..
c'è anche molta stanchezza fisica...che non aiuta..ehehe! mai paura!
ehi!mica sto dicendo di me..che ci sia o meno non lo puoi sapere: son cose che si sentono!e se non si sentono..che ci vuoi fare?!a volte quello che unisce è una parola..o, meglio ancora, una sensazione che in un altro momento (o per un'altra persona) non ha alcun significato..
il blog E' il posto meno adatto, questo è sicuro! ma anche perché non ci si vede: io, almeno, se non vedo una persona son limitata perché manca tutto un certo contorno che mi può aiutare a "sentire", per quel che posso!
per carità, anche il blog è una forma di comunicazione, ma è diversa..se alla base non c'è lo stesso linguaggio (e, con lui, tutto quello che fa camminare sullo stesso filo due persone), è un pozzo senza fondo..butti qualcosa e lo perdi..
Il mio carissimo Cacucci scrive che "l’unica lingua universale è quella che parlano le persone con cui vuoi parlare e con le quali non vuoi avere segreti"..io ci aggiungerei che la maggior parte delle volte questa lingua non è fatta di parole, ma di tutto quel linguaggio che ci sta intorno..un linguaggio muto. E allora si capiscono i silenzi, i discorsi a metà e le parole apparentemente senza senso..e allora si va in fondo alle cose, senza domande retoriche e banali risposte..
ma..non è facile, se sa! secondo me, anche qui, siamo fatti ad incastro..con qualcuno ci si incastra perfettamente, con qualche altro non ci si azzecca proprio, e con qualcun altro bisogna smussare un pezzetto d'angolo..
Per quanto riguarda la stanchezza, terzani probabilmente direbbe che il tuo fisico ti sta raccontando una storia, perciò forse ti dovresti sedere ad ascoltare. Io non ci credo molto..cioè, credo che il fisico ci parli, ma da seduti si sente meno. In ogni caso, da seduti o in movimento, forse lui ha qualcosa da raccontare..più importante di quello che sto raccontando io ora!ehehh
Al di là di tutte queste parole, a me sinceramente stai a cuore te..a distanza, ovvio..su due rotaie diverse forse..ma..boh, ti auguro di ritrovare la tua energia! prima di tutto per te..che poi con gli altri verrà da sé!
ciau!
interessante questo Cacucci e molto bella la sua citazione, che forse ti ruberò per riportarla a un amico! ...una linguaggio universale ..parlare con le persone con cui vuoi parlare e con le quali non vuoi avere segreti..già già...
ehi oggi sei una fonte di spunti..rifletterò su questa cosa del corpo che racconta una storia...po esse! po esse!!
Non direi proprio di aver perso energia..direi che c'è ..ma schizza da tutte le parti ...frammentandosi...e io sto andando in giro con il retino per raccoglierne tutti i frammenti svolazzanti come farfalle, ricostituirla e darle la giusta direzione...ecco!! poi agitarsi e rincorrerla con un retino, è decisamente stancante!!
ciau...bellissimo questo "ciau"
sai essere terribilmente saggia ..e questo è "vergognoso" per una che non ha nemmeno raggiunto i trenta! ma è solo a metà strada dei venti! ;)))
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